Il portale di giurisprudenza e pareri della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo nasce nell'alveo di CAMMINO-Camera Nazionale Avvocati per la persona, le relazioni familiari e i minorenni. CAMMINO iniziò lo studio sistematico delle sentenze della Corte EDU nell'area famiglia e minorenni già nel 2003 (e quindi ben quattro anni prima delle sentenze gemelle della Corte Costituzionale 348 e 349/2007 che affermarono che tale giurisprudenza aveva valore di fonte interposta dell'ordinamento e parametro di costituzionalità), e lo ha proseguito, sostanzialmente a beneficio dei suoi soci, in tutti questi anni.

Molte sono state le pubblicazioni nate da componenti di Cammino e, grazie al lavoro soprattutto di Giulia Barbara Provinciali - che da anni estrapola con puntualità i principi giuridici dalle sentenze di Strasburgo - e di Guido Piazzoni - che ne ha curato il primo indice sistematico - si è formato un imponente archivio che Cammino ha deciso di mettere a disposizione della comunità forense e degli altri operatori del settore attraverso un portale. La Cassa forense ha trovato il progetto meritevole di interesse aggiudicando per la sua realizzazione una somma di Euro 25.000,00 nell'ambito del bando n. 13/2017.

Lo scopo di CAMMINO è quello di rendere più facilmente conoscibile e fruibile la vasta produzione della Corte di Strasburgo che ha negli anni costituito impulso determinante per l'evoluzione di giurisprudenza e normativa interne; il fine è quello di consentirne la diffusione e l'utilizzo da parte di una più larga fascia di operatori anche per dare impulso all'interpretazione adeguatrice della normativa interna, rendendola più aderente alla nuova domanda di giustizia.

Sono state quindi considerate pronunce e pareri (ad oggi uno) resi nell'area persone, relazioni familiari e minorenni, nell'ambito di operatività non solo dell'art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (Roma, 4 novembre 1950) rubricato "Diritto alla vita privata e familiare", ma anche degli artt. 2 (Diritto alla vita), 3 (Proibizione della tortura), 6 (Diritto a un equo processo), 9 (Libertà di pensiero, di coscienza e di religione), e 12 (Diritto al matrimonio), da soli e in combinato disposto con gli artt. 13 (Diritto al ricorso effettivo) e 14 (Divieto di discriminazione), nonché delle norme rilevanti dei successivi Protocolli; gli Autori hanno liberamente estrapolato dalle sentenze i principi giuridici ritenuti più rilevanti per l'operatore.

Le ricerche di pareri e sentenze possono essere effettuate tramite l'inserimento di parole chiave (quali: data, Paese, Ricorrente/Ricorrenti, articoli, ricerca libera con concetti rilevanti, o ricerca guidata tramite albero tematico che aiuta l'utente nella navigazione). Tra le parole chiave sono state individuate anche le normative interne di riferimento per i singoli argomenti, potendo essere di interesse per gli operatori collegare giurisprudenza della Corte e i suoi pareri con la normativa interna.

Nelle schede delle sentenze è possibile collegarsi con le sentenze in originale e visionare anche le fattispecie; alcune sono collegate a ulteriori approfondimenti che le aggregano o che ne approfondiscono fattispecie o argomento di riferimento.